4 FEBBRAIO 2025 ORE 20:30
L’AVARO
di Molière
Produzione Teatro Nazionale di Genova, Artisti Associati Gorizia, Teatro Stabile di Bolzano, CTB Centro Teatrale Bresciano
Traduzione e adattamento Letizia Russo
Regia Luigi Saravo
Personaggi e interpreti
- ARPAGONE padre di Cleante e di Elisa, innamorato di Marianna | Ugo Dighero
- CLEANTE figlio di Arpagone, amante di Marianna | Stefano Dilauro
- ELISA figlia di Arpagone e sorella di Cleante, amante di Valerio | Elisabetta Mazzullo
- VALERIO figlio di Anselmo, amante di Elisa | Fabio Barone
- MARIANNA amante di Cleante, amata da Arpagone | Rebecca Redaelli
- ANSELMO padre di Valerio e di Marianna | Cristian Giammarini
- FROSINA ruffiana | Mariangeles Torres
- MASTRO SIMON faccendiere | Cristian Giammarini
- MASTRO GIACOMO cuoco e cocchiere di Arpagone | Paolo Li Volsi
- SAETTA servo di Cleante | Mariangeles Torres
- COMMISSARIO | Luigi Saravo
Scene Lorenzo Russo Rainaldi e Luigi Saravo
Costumi Lorenzo Russo Rainaldi
Musiche Paolo Silvestri
Movimenti coreografici Claudia Monti
Luci Aldo Mantovani
Assistente alla regia Cristian Giammarini
Lo straordinario talento comico di Ugo Dighero al servizio dell’Avaro di Molière. L’attore genovese, già apprezzatissimo protagonista di opere di Stefano Benni e Dario Fo, si confronta con un grande classico, interpretando Arpagone in questo allestimento diretto da Luigi Saravo. Nella commedia di Molière si assiste a un epico scontro tra sentimenti e soldi. Il protagonista è disposto a sacrificare la felicità dei figli, pur di non dovere fornire loro una dote e anzi acquisire nuove ricchezze attraverso i loro matrimoni
«L’avaro di Molière ruota attorno a un tema centrale, cui tutti gli altri si riconnettono: il danaro» afferma il regista. «Il conflitto tra Arpagone e il suo entourage è il conflitto tra due visioni economiche: una consumistica e una conservativa. Nella nostra contemporaneità, in cui vige l’imperativo di far circolare il danaro inseguendo una crescita economica infinita, il gesto immobilista di Arpagone, ossessionato dall’idea di non intaccare il proprio patrimonio, suona quasi sovversivo, in opposizione alla tirannia del consumo».
La regia di Saravo ambienta lo spettacolo in una dimensione che rimanda al nostro quotidiano, giostrando riferimenti temporali diversi, dagli smartphone agli abiti anni Settanta agli spot che tormentano Arpagone (la pubblicità è il diavolo che potrebbe indurlo nella tentazione di spendere il suo amato denaro). Anche le musiche originali di Paolo Silvestri si muovono su piani diversi, mentre la nuova traduzione di Letizia Russo, fresca e diretta, contribuisce a dare al tutto un ritmo contemporaneo. A fianco di Ugo Dighero, Mariangeles Torres è impegnata in un doppio ruolo: sarà Freccia, il servitore che sottrae la cassetta di denaro di Arpagone, e la domestica / mezzana Frosina, ovvero i due personaggi che muovono l’azione, scatenando l’irresistibile gioco degli equivoci, sino al ribaltamento di tutte le carte in tavola.
Durata dello spettacolo: 2 ore e 30 minuti compreso intervallo.
BIGLIETTI:
Platea € 32,00 | 1° Galleria € 28,00 | 2° Galleria € 24,00
RIDOTTO SCUOLE: posto unico numerato € 18,00
ABBONAMENTO SCUOLE 3 SPETTACOLI*: posto unico numerato € 45,00
* L’Avaro-Arlecchino?–Giacomo